Il lavoro agile ritorna con le caratteristiche pre COVID o quasi.
Infatti durante la pandemia il Governo aveva utilizzato il lavoro agile come strumento per la lotta al virus definendolo fondamentale e produttivo. Qualche settimana fa, il Ministro Brunetta in varie interviste aveva anunciato la fine del lavoro agile e il ritorno in presenza anche per smaltire tutto l'arretrato causato proprio dallo smart working. Subito dopo, forse ripensando anche alle dichiarazioni pre COVID e alla reale situazione della Pubblica Amministrazione, aggiustava il tiro rivalutando il lavoro agile e ristabilendo il diritto di fruizione dello smart working da parte dei Lavoratori che non solo non hanno creato arretrato ma che, molte volte, hanno prodotto molto di più.
Ma qualche modifica sia sulle modalità di fruizione sia sui limiti dell'utilizzo le ha volute introdurre e lo ha fatto pubblicando delle linee guida precedute da un quaderno operativo da parte di ANCI non proprio in sintonia con il volere del Ministro.
Nella normalità della dialettica politico/sindacale,questi documenti dovrebbero essere solo una proposta da partare al tavolo di trattativa con i Sindacati ma legegndo una frase all'inizio del testo, sembra che ci siano pochi margini di trattativa:
"Le presenti linee guida anticipano in parte quello che sarà previsto nei CCNL per tutti i comparti e
sono rivolte alle pubbliche amministrazioni e agli altri enti ad esse assimilati tenuti a prevedere misure in materia di lavoro agile, ed hanno l’obiettivo di fornire indicazioni per la definizione di una disciplina che garantisca condizioni di lavoro trasparenti, che favorisca la produttività e l’orientamento ai risultati, concili le esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori con le esigenze organizzative delle pubbliche amministrazioni, consentendo, ad un tempo, il miglioramento dei servizi pubblici e dell’equilibrio fra vita professionale e vita privata."
Insomma, il Ministro Brunetta sembra dettare non solo le linee guida del lavoro agile ma aver già scritto parte del Contratto di Lavoro che dovrebbe essere concordato con i Sindacati definiti "Rappresentativi", in primis la triplice. A questo punto attendiamo il confronto al tavolo di trattativa e verificheremo se i Sindacati avranno voce in capitolo e riusciranno a modificare in meglio queste "Linee Guida"
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