IMMEDIATO INTERVENTO DEL SULPL ATTRAVERSO LE ON.LI SIMONA BORDONALI E LA FRANCESCA GALIZIA PER RECUPERARE LA VIGLIACCATA DEL MINISTRO SUL MANCATO RICONOSCIMENTO AI FAMILIARI DELLE VITTIME DEI CADUTI PER COVID DELLA POLIZIA LOCALE - ANCHE NELL
Ordine del Giorno
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 7 gennaio 2022, n. 1, recante misure urgenti per fronteggiare l’emergenza COVID-19, in particolare nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli istituti della formazione superiore, prevede, in primo luogo, l’introduzione, fino al 15 giugno 2022, dell’obbligo di vaccinazione contro il COVID-19 - finora disposto per alcuni settori lavorativi - per i soggetti di età superiore a cinquanta anni, nonché per il personale delle università, delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica e degli istituti tecnici superiori (salve, in tutti i casi, le esenzioni per specifiche ragioni cliniche);
restano ferme le norme specifiche che stabiliscono l'obbligo di vaccinazione contro il COVID-19 per alcune categorie di lavoratori a prescindere dall'età del soggetto, tra cui rientra anche il personale del comparto della difesa, sicurezza e soccorso pubblico, della polizia locale e dei servizi di informazione e sicurezza;
con decreto del Ministero dell’Interno del 19 gennaio 2022 sono stati individuati i soggetti beneficiari del contributo economico in favore dei familiari del personale appartenente alle forze di polizia e al Corpo dei vigili del fuoco, impiegato nelle azioni di contenimento di contrasto e di gestione dell’emergenza epidemiologica, deceduto per causa di una patologia diretta, o come concausa, del contagio da COVID-19;
in particolare, tra i soggetti beneficiari del contributo sono individuati i coniugi e figli, genitori, fratelli e sorelle dei soli appartenenti alla polizia di stato, del Corpo della Guardia di Finanza, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco deceduti nelle circostanze sopra indicate, da cui rimangono esclusi i familiari degli appartenenti alla Polizia Locale deceduti per e nelle azioni di contenimento, di contrasto e di gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19;
la mancata inclusione, tra i soggetti beneficiari del contributo, dei familiari dei 31 caduti della Polizia Locale genera una ingiustificata disparità di trattamento, a fronte delle stesse prestazioni rese ed a fronte degli stessi compiti e funzioni espletate, che appare in contrasto con l’art. 3 della Costituzione quanto al divieto di disparità di trattamento di situazioni simili e discriminazioni irragionevoli;
impegna il Governo:
a valutare l’opportunità di intraprendere, con urgenza, le necessarie iniziative, anche normative, finalizzate a ricomprendere i coniugi e figli, genitori, fratelli e sorelle degli appartenenti alla Polizia Locale Italiana tra i beneficiari del contributo economico previsto in favore dei familiari del personale appartenente alle forze di polizia e al Corpo dei vigili del fuoco, impiegato nelle azioni di contenimento di contrasto e di gestione dell’emergenza epidemiologica, deceduto per causa di una patologia diretta, o come concausa, del contagio da COVID-19, al fine di eliminare qualsiasi disparità di trattamento e irragionevole discriminazione nei confronti dei caduti della Polizia Locale.
Comments